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Corrispondenze di Arnao da Lugano
IL FOGLIO 8 01 1997

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Come farsi legalmente una canna comprando un cuscino in Svizzera

"Flower Power" a Lugano è uno dei tanti negozi che in centro Europa vendono prodotti di canapa tessile: camice, calzoni, abiti, berretti... Fra le merci, sono esposti anche alcuni cuscini. Se chiedete al negoziante a cosa servono, vi risponde che hanno un uso terapeutico: vengono scaldati e tenuti sul collo contro l’asma. L’effetto terapeutico deriva dalla canapa "a basso contenuto di THC" (il principio attivo della canapa che ha i noti effetti psicoattivi).Poiché i cuscini sono chiusi da una zip, potete aprirli, e scoprire che contengono un materiale che somiglia molto alla marijuana: foglie e fiori secchi di cannabis. Anche il profumo è inequivocabilmente quello dell’ "erba". Il costo è di 100 franchi svizzeri. Insomma: nel centro di Lugano, è possibile acquistare "erba" a un prezzo eccezionalmente conveniente (circa un franco, cioè 1.250 lire al grammo) in condizioni di assoluta legalità. Ma non è tutto. Nello stesso negozio sono in vendita piantine di cannabis, birra, acquavite e tè di cannabis. A Ginevra, invece, i prodotti di cannabis vengono venduti in un negozio del centro: la "Cave à chanvre". Per chi non abita in città i cuscini possono esser e acquistati per corrispondenza. La Ditta SWITHCO Patterson &Cie di Mauss fa circolare in piena legalità moduli di richiesta di acquisto del cuscino di canapa "Tante Emmy"; la scelta è fra diverse taglie: 40 x 60 cm (1 Kg) 50 x 70 (1,3 Kg) e 65 x70 (1,7 Kg). E’ singolare che questi cuscini siano venduti a peso. Prezzi contenuti: per la taglia da 1,7 Kg soltanto 175 franchi. Come si è arrivati a questa situazione? Secondo la legge federale "non può essere coltivata
né importata né prodotta né messa in commercio la canapa destinata alla estrazione di stupefacenti, e la resina delle sommità fiorite (hashish)". Può invece essere coltivata e commerciata canapa destinata ad altri usi, come ad esempio la produzione di tessuti. D’altra parte, la distinzione fra canapa per uso tessile e quella considerata "droga" è molto vaga: sia l’una che l’altra contengono THC, sia pure a livelli diversi. I direttori dei tre uffici federali interessati alla questione (sanità, polizia e agricoltura) hanno redatto nel marzo 1995 una nota informativa per i coltivatori di canapa, in cui si afferma che "nella prospettiva di non infrangere la legge sugli stupefacenti, si consiglia di scegliere una varietà a basso livello di THC", vale a dire quella contenente meno dello 0,5 per cento (si ricorda che l’erba sequestrata dalla polizia svizzera ha un tenore di THC oscillante tra lo 0,8 e il 4 per cento). Per cautelarsi dal rischio di un "uso improprio", la legge prescrive che gli acquirenti dei cuscini e delle piantine firmino una dichiarazione in cui si impegnano a non utilizzarli per la produzione di sostanze stupefacenti. Christian Coquot, sostituto procuratore incaricato della lotta alla droga del Cantone di Ginevra, afferma che "la situazione legale è fluida". In effetti, le specie
di cannabis consigliate dalla "nota informativa" degli uffici federali possono avere un tasso di THC superiore allo 0,5 per cento. Cosa fa la polizia in questi casi? Per adesso non interviene, aspettando che le leggi siano più chiare. Per gli amatori della cannabis (intesa come sostanza psicoattiva) la prospettiva di accontentarsi di marijuana a basso contenuto di THC può essere considerata un ripiego. Mala possibilità di avere qualcosa di meglio non è esclusa. Una delibera della Corte costituzionale ha stabilito che le piante di cannabis possono essere coltivate "per scopi botanici", indipendentemente dal contenuto di THC. Nel Cantone di Friburgo esiste un parco botanico chiamato "Cannabioland", dove chiunque può acquistare piante di cannabis.I consumatori di cannabis si trovano quindi nella situazione di poter coltivare l’erba (senza limiti di potenza), oppure di acquistare erba "leggera": l’una e l’altra opzione sono del tutto legali. Farsi una canna è pur sempre proibito. Ma la proibizione scatta quando l’erba viene concretamente preparata per essere fumata: una legge piuttosto difficile da applicare. E non sembra che le autorità elvetiche siano particolarmente interessate a farlo. La "via svizzera" alla legalizzazione della droga non ha finora destato reazione all’Onu. Forse perché la prassi adottata dal governo elvetico, che tollera la cannabis come "pianta" ma non come "droga", è in qualche misura formalmente compatibile con la normativa dell’Onu.

Giancarlo Arnao

 

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