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Importante scoperta archeologica
da Samorini

Internet: http://www.samorini.net/index.htm

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La canapa in Israele

In una tomba del 4 secolo a.C., nel sito archeologico di Beit Shemesh, vicino a Gerusalemme (Israele), alcuni archeologi dell'Israel Antiquities Authority hanno ritrovato i resti di una giovane donna e di un feto di 40 settimane all'altezza della sua regione pelvica (Zlas et al., 1993).

Dallo studio della struttura dello scheletro se ne è dedotto che la donna era probabilmente deceduta durante il parto. Accanto ai due corpi è stato ritrovato un ammasso di materiale grigiastro carbonizzato, che è risultato trattarsi principalmente di resti di Cannabis.

L'analisi chimica ha evidenziato la presenza di delta-6-tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della Cannabis. Di qui l'ipotesi dei ricercatori che le foglie di Cannabis, bruciate in un vassoio, venissero amministrate alla donna come inalante per facilitare il parto.

A questo proposito essi ricordano che numerose pubblicazioni mediche del secolo scorso riportarono il positivo uso ostetrico della Cannabis, in quanto induce un incremento della forza delle contrazioni uterine, contemporaneamente ad una significativa riduzione dei dolori del parto.

Sebbene registrazioni degli usi medici e come inebriante della Cannabis appaiano in documenti ancor più antichi - ad esempio nel Papiro egiziano di Ebers del 1600 a.C. -, questo nuovo ritrovamento è da considerare come la prima evidenza fisica della presenza della Cannabis nell'antico Medio Oriente.


 

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