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Primo impianto industriale di lavorazione della canapa
Il resto del Carlino

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Canapa: si parte

Aprirà a fine anno, o al massimo entro gennaio 2003, a Comacchio, il primo impianto in Italia per la lavorazione della canapa.
Il finanziamento dalla Regione, di 1,750 miliardi di lire, pari al 35% dell'importo della pratica presentata per l'avvio dell'impianto, è arrivato.
«Abbiamo sessanta giorni di tempo — spiega Ercole Pappi, presidente di Eco-Canapa, la società formata da Sorgeva e Fruttagel, che fa parte del Consorzio CanapaItalia e che ha il compito di realizzare l'impianto — per ottenere tutte le licenze e le concessioni edilizie, ma siamo a buon punto: i macchinari per la strigliatura e la pettinatura ci sono già, e prevediamo di partire con la lavorazione a fine anno».
L'impianto, tecnologicamente innovativo e a basso impatto ambientale, è finalizzato alla produzione di fibra tessile di qualità, e potrà lavorare, una volta a regime, la produzione di 1000 ettari di canapa.
Intanto la coltivazione che per ora è impiantata sul territorio dà buoni risultati: «Attualmente la fibra è coltivata già su 200 ettari (contro i 30/40 dello scorso anno, ndr), ma puntiamo ai 1000 ettari disseminati tra Ferrara e Bologna».
E la sperimentazione sul seme, avviata lo scorso anno, come procede?
«In questo settore purtroppo siamo ancora un po' indietro — ammette Pappi —. Ad essere realisti credo che bisognerà attendere qualche anno e per il momento siamo costretti ad acquistare la semente dalla Francia». Ma il progetto procede, insieme alla sperimentazione nelle Valli del Mezzano, anche perché la canapa prodotta in Italia è di qualità superiore anche a quella francese.
«Ora si tratta di coinvolgere il maggior numero di operatori possibili per ampliare la coltivazione — continua il presidente di Eco-Canapa — ed in particolare i coltivatori e le organizzazioni professionali».
Anche il Ministero è stato sollecitato per cercare di contribuire alla reintroduzione massiccia della canapa in Italia.
Sparita dalle nostre terre negli anni 50, in particolare a causa della concorrenza di fibre più economiche e delle leggi proibizioniste, la 'cannabis' sta vivendo, grazie all'interesse della Provincia, dei Comuni e delle numerose aziende che vedono nella fibra un elemento importante per il nostro futuro, un nuovo corso, soprattutto per l'innovazione dei settori tessile e cartario.
Paola Vancini

 

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