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HOME - Interviste e speciali - Elio e le Storie Tese

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10 domande agli ELIO E LE STORIE TESE
+ tutte quelle che mi hanno suggerito i loro fan!

da Doctor Schultes

1. Cosi', a brucia pelo: alcool o canapa?
Canapa ma solo nei cuscini aromatici per cassetti; alcool ma solo nei cuscini aromatici per cassetti.

2. Un buon critico letterario vi dovrebbe definire "sublimi poeti della contemporaneita', perche' nessuno l'ha ancora fatto?
Perche' non esistono buoni critici letterari, ma solo critici letterari o buoni letterati, e i buoni letterati non perdono tempo a definirci. Esistono pero' i buoni-pasto critici: come indica il termine (come cannabis indica il termine, n.d.a.) i buoni-pasto critici sono cedole che consentono di accostarsi al cenacolo dei colti (colti di fresco nell’orto, n.d.a.) e mangiare gratis a spese altrui. Fra i piu' insigni frequentatori e mangiapane a ufo, Feltri.

3. Nel scrivere questa intervista sono attorniato da vostri fan, citano, canticchiano, si fanno domande dal sapore esistenziale... e' una malattia curabile?
Fan e' diminutivo di fanatico, ma anche di fancazzista. Per questo il fan canta e cita. Citare e' un fatto normale, che non allarma piu' del riscaldamento progressivo del pianeta. Il tutto diventa pernicioso in condizioni compulsivo-ossessive; in quel caso il fan diventa "citator" e viene messo ai margini della societa' civile. Come si distingue un fan che va messo ai margini della societa' civile? Dal fatto che incontra un membro di EelST e gli dice cose come: "Allora? John Holmes come sta? E il Pipppero?", oppure canticchia in modo finto casuale ritornelli celebri.

4. Ad Elio, la cui somiglianza con Bergomi e' sempre stata per me motivo di turbamento, ho da chiedere cosa si prova a sostenere per anni la maschera del fool, di colui che puo' gridare il re e' nudo?
E’ la stessa sensazione che si prova tenendo il dito nella crepa della diga: tutto dicono "e' inutile", ma intanto preparano le masserizie per l’esodo; intanto il dito a contatto con l’acqua limacciosa diventa blu-violetto con le righine zigrinate come quando si resta tanto nella vasca da bagno, ma nessuno degli astanti se ne cura. La maschera del fool e' pesante da sostenere (circa 4,5 kg) e alla lunga provoca dolori al collo simili al colpo di frusta degli incidenti. E' anche un problema ambientale, di contesto: una volta ero in un campo naturista nel Salento, ho gridato "Il re e' nudo" e mi e' stato risposto che non c’era niente ma niente di strano.

5. La quinta di solito e' seria, e sulla canapa: a voi, che della parola siete maestri distruttori, chiedo cosa puo' fare la comunicazione per sdoganare la canapa da droga a pianta?
Puo' cambiarle nome ogni volta che la cita. Oggi canapa, oggi pomeriggio "visibilio", stasera "carretto", domani "ignominia", domani tarda mattinata "zero colesterolo", domani pomeriggio "fusciacca", domani sera "piririririri"; in questo modo il legislatore e il fustigatore di costumi rimangono spiazzati e non riescono a legislare e fustigare al passo coi tempi. E' una soluzione semplice e geniale, inventata da uno che abitava in un cassetto popolato di cuscini aromatici.

6. Quando tutto cio' che non era di canzone di protesta (politica) veniva definito rock demenziale o pop disimpegnato voi avete inventato Elio e le storie Tese, un tentativo di fusione delle tre, nostrane, anime musicali?
Quali sono le tre nostrane anime musicali? La protesta, il rock demenziale e il pop disimpegnato? Non dobbiamo dimenticare il combat-folk. Se ci si dimentica il combat-folk il cerchio non si chiude. Gli EelST nascono proprio per sancire l’esigenza di una compagine combat-folk all’interno del panorama musicale italiano. I Modena City Ramblers e gli Yo-Yo Mundi non ci hanno mai dato atto di aver promosso il combat-folk decenni prima che nascesse. Brani come "Il samba di Altobelli" (1984) hanno aperto la strada. Gli EelST sono l’A.N.A.S. del combat-folk. Piu' (siamo cinque) e meglio (abbiamo fatto album piu' stereo) del Duo di Piadena.

7. un esercizio di enigmistica: abbinate ad ogni nano (7) un componente del gruppo
Eolo: Mangoni (per via dei peti)
Brontolo: Rocco Tanica (critica gli hotel)
Pisolo: Meyer (fa svariate pennichelle)
Cucciolo: Cesareo (e' il piu' tenero)
Dotto: Elio (per via della posizione di front-man)
Mammolo: Faso (e' il piu' condiscendente)
Gongolo: Fagiano (e' il cuorcontento del gruppo)

8. Rocco Siffredi, il Conservatorio, il Meraviglioso Coro Bulgaro, Pitura Freska... fa tutto parte di un unico disegno divino?
I disegni del fato sono misteriosi e vergati con matite spuntate. Chi puo' dire quale sia stato il progetto originale del Grande Architetto (non Mangoni, l’altro)? Forse quello di un'Europa unita decenni prima dell'Euro, forse l’utopia di una societa' nuova fondata sull’asta benefica di Rocco Siffredi, orchestrata da un coro di angeli di Sofia, resa possibile dall'impatto etno-musicale dei Pitura Freska. Questo e altro ancora. Noi EelST ci riteniamo dei semplici operai del progresso, maestranze dell’arte varia, carpentieri dell’assoluto. Ma non ci aspettiamo un grazie. Il sorriso sulle vostre labbra e' la nostra ricompensa. Insieme naturalmente a qualche decina di migliaia di euro, pari a qualche ventina di milioni delle vecchie lire.

9. Che dite ci raccontate una bella fiaba?
Certo, eccola.

IL RANOCCHIO CONDILOMA

C'era una volta "...Una ragade!", diranno i miei piccoli lettori. E invece no. C'era una volta un ranocchio salterino, di nome Condiloma. Condiloma viveva nel paese di Nonsisadire, nella regione di Chissadove nel reame di Salcazzo. Questo perche' lui saltava cosi' in lungo (e cosi' spesso) che te lo trovavi oggi qui, domani la', e - spesso - dopodomani la'. E poi, ancora, "Sgroac!", spiccava un balzo di tredici chilometri e spariva alla vista di tutti. Si trovava cosi' a cambiar casa, amici e orario di lavoro veramente spesso, cioe' una ventottina di volte al minuto (che significa, se avete ripassato le tabelline, un salto ogni due secondi virgola 14). Cio' non piaceva a Condiloma. E neanche al fido scudiero Polipo, che lo accompagnava nel suo girovagare. "Quando ci fermeremo, una buona volta?!" chiedeva Polipo; "Mai! O almeno fino a quando non riuscira' ad imbrigliare questa forza furibonda che alberga in me". Quale forza?, vi starete chiedendo, bambini. Una forza. Il tempo passava, e l'inquietudine del giovane batrace cresceva: non faceva in tempo ad ambientarsi in un posto, conoscere delle tipe, che subito Sproing!, dopo un secondo virgola cinque/un secondo virgola sei doveva menare le tolle. E tutto per colpa di quella diavolo di una forza furibonda che albergava in lui. Ma un bel giorno, durante una sosta nei dintorni di Berluscono, in Molise, Condiloma conobbe Galvano, un brav'uomo un po' originale che gli propose di risolvere il suo problema friggendogli le cosce. Ohibo'."Come farai a cuocermele? - chiese il ranocchio - Non vedo fuochi, e neanche pignatte!"; "Le cuocera' a pila" rispose Galvano. "E cos'e' una pila?" - "Non lo so ancora bene, sto gettando le basi" - "E da dove prendera' energia, la pila?" - "Io credo... dalle cosce stesse!" rispose orgoglioso Galvano. Correva il 1780: Condiloma, galvanizzato, intui' che l'umanita' era alle soglie di una grande scoperta, e che solo immolando le proprie cosce si puo' contribuire al progresso della scienza e risolvere al tempo stesso il problema dei balzi; fu cosi' che salto' nell'olio ed entro' nella Storia. Galvano e Polipo si sposarono, ma il tenero ricordo di Condiloma non li abbandono' mai per parecchi istanti. E anche voi, bambini, quando il ricordo di Condiloma non vi abbandona mai per parecchi istanti, gettatevi nella friggitrice (spenta, mi raccomando!) con una pila in bocca, se sentite acidino sulla lingua e' carica by Elio e le Storie Tese.

10. E per finire una domanda di rito: che cosa avete in serbo per noartri.
Ne abbiamo in serbo altre fortissime. Sentite questa: prez! prot!

+ in sequenza le domande suggerite dai vostri fan:

• Per Faso: sei di Budoia?

• No.
• Perche' in "Rocco e le Storie Tese" nel prive' entra solo Rocco Tanica?

• Perche' e' l’unico vero • contemplativo.
"Settimanalmente... ovvero suino". Perche'?

• E avete pure il coraggio di domandarlo. Ipocriti malfidati.
• Che cartine hai usato per il “trombon” con Skardi?
• Le Urogallo.
• Che ora e'?
• In questo istante le 12.10 p.m.

Ringraziamenti:
Rocco Tanica per la bella intervista, Elio e le Storie Tese per essere quello che sono e Chiara per la sua disponibilita'. Grazie!

Per avere maggiori informazioni sugli Elio e le Storie Tese visita il loro sito ufficiale: http://www.elioelestorietese.it

 

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