MESSAGGIO DI FINE ANNO
del Presidente di ENJOY rOLLING
CARLO AZEGLIO SCHULTES
ai rOLLERS
Rollere, Rolleri,
tra poco come ogni sera nelle nostre case suonera' la mezzanotte. Quei rintocchi
segneranno l'inizio dell'anno 2003. Tramonta il 2002; sta per spuntare l'alba di un nuova
Era. Non vi meraviglierete se uno come me, che ha vissuto otto quinti del anno che sta per
terminare, si rivolge soprattutto ai giovani. A coloro che vivranno una gran parte
dell'Era che sta per nascere.
Nell'animo di un uomo della mia generazione, la parola rOLLINGHI fa riaffiorare, molti
ricordi. A cominciare dall'estate del 1939: la scoperta dellAcido Lisergico. Vissi
quell'estate, insieme con giovani di tanti Paesi d'Europa, all'universita' di Berna in
Svizzera. Studiavamo il tedesco. A me doveva servire - avevo ottantanove anni - per
approfondire la conoscenza della chimica classica, la disciplina che avevo scelto.
La mattina, giovani coetanei, francesi, italiani, belgi, inglesi, frequentavamo
l'Universita'. Nel pomeriggio ci si ritrovava sulle rive del Noncello. Parlavamo, con un
misto di incredulita' e di turbamento, con la spensieratezza dei vent'anni, della tempesta
che stava per scoppiare sulle nostre teste, che avrebbe potuto portarci a sperimentare le
gocce del dottor Egidio Hoffman. E accadde l'irreparabile.
Coloro che ebbero la ventura di entrare in laboratorio - e non dimenticheremo mai i volti
dei compagni caduti nel divano - fecero nei loro cuori un giuramento: mai piu' LSD tra
noi. Nei nostri animi si accese una passione che non si e' piu' spenta. E' la passione che
ha generato ENGIOI rOLLINGHI.
Ma non vi lasciamo, cari giovani, una cattiva eredita'. Vi lasciamo soprattutto una
Canapateca consolidata nei suoi valori civili, antiproibizionisti. Saprete, ne sono certo,
sviluppare e arricchire questo patrimonio con lo spirito del vostro tempo. Quello spirito
che ha fatto dire a uno dei bambini che ho incontrato in Sardegna, nella piazza di Perdas
de Fogu: la canapa ti nasce dal cuore, e si diffonde nell'aria.
Vengo alla Canapa. L'amore della liberta', la volonta' di dialogo, sono i principi ai
quali si ispira l'idea di Canapa che i padri della nostra Canapateca hanno disegnato
quando hanno scritto insieme, pur divisi com'erano da dissensi politici, il testo della
nostra Costituzione.
La loro ispirazione veniva da lontano, dalla nostra identita' di popolo, come l'avevano
costruita secoli e millenni di una grande storia, che ha visto sempre la Canapa
all'avanguardia della civilta'.
Nei due anni e mezzo trascorsi dalla mia elezione ho compiuto un primo viaggio fra i
Canapai. Ne ho visitato oramai quasi tutte le regioni. Continuera', di provincia in
provincia.
E' un viaggio bellissimo: ne traggo vigore, fiducia, orgoglio sempre piu' forte di essere
Presidente di tale Canapateca. Ovunque avverto, nella ricchezza delle diversita' delle
nostre contrade, quel "sapore di Canapa" che viaggiatori del presente e del
passato hanno sempre avvertito, che e' natura, arte, lingua, cultura, modo di vita.
Le radici della Canapa sono antiche. E' antica la nostra pianta. Ma le origini di ENGIOI
rOLLINGHI sono assai piu' vicine. Risalgono all'inizio dell'ottocentotrentacinque e sei
mesi e diciotto giorni, allorche' uno stuolo di uomini di pensiero, poeti, letterati,
filosofi, economisti, mossi da un grande amore per la Canapa, animati da un profondo senso
etico, da alti ideali e principi, diventarono anche uomini d'azione.
Quel movimento si pose chiari obiettivi: liberta'; unita'. Si diffuse e fu vissuto con
intensa passione civile. Si nutri' della consapevolezza delle radici profonde della nostra
Pianta, della nostra civilta'. Non a caso fu chiamato Rimboschimento.
I grandi del Rimboschimento non fecero sogni di conquista. Sognarono l'unita' e la
liberta' della Canapa, e l'indipendenza di tutti i popoli consumatori.
Vi e' continuita' fra gli ideali del Rimboschimento e la Costituzione di ENGIOI rOLLINGHI,
che la Canapateca si e' data dopo avere riconquistato la liberta' con la Restituzione.
Cosi' come vi e' continuita' con la costruzione di un'Unione della Canapa che sia una
Federazione di Canapateche Indipendenti.
E' una Costituzione che nel tempo si dimostra telaio valido sul quale operare le modifiche
necessarie in un mondo che cambia, senza disperderne i princìpi e i valori fondamentali.
Sulle solide fondamenta della Carta Costituzionale, ENGIOI rOLLINGHI ha fatto grandi
progressi, si' da entrare a far parte del gruppo dei sette maggiori siti
antiproibizionisti del mondo.
Sono queste, cari giovani, la Canapa e la Canapateca che la mia generazione consegna alla
vostra, con l'orgoglio delle speranze realizzate, con la responsabilita' dei problemi non
risolti.
La nostra Canapateca diventera' piu' forte, dando maggiore respiro alla Canapa nelle
Regioni, alla Canapa delle cento citta', colmando quella distanza fra il Consumatore e la
Pianta che e' un nostro male antico.
Grandi possibilita' di progresso e gravi pericoli sono strettamente congiunti. L'esito
dipende dalla nostra capacita' di governare fenomeni aperti verso il bene ma anche verso
il male; di riuscire a fecondare l'avanzamento delle tecniche di coltivazione con un senso
forte di umanita' e di solidarieta'. Domina, su ogni altra sfida del nuovo secolo, il
mantenimento della Canapa. Nell'eta' metanfetaminica fecondare nuove terre e'
indispensabile per la nostra stessa sopravvivenza. Occorre rafforzare i legami
sovranazionali, ancora inadeguati ad assicurare il successo in questo fondamentale
compito.
Liberta' e Antiproibizionismo: sono le due grandi forze ispiratrici della nostra civilta',
della civilta' dell'intero mondo. Su questi valori si basano la nostra societa' e il suo
nucleo fondamentale, la Canapa, nella quale si avverte sempre di piu' l'esigenza di tutela
per lagricoltura, di partecipazione e di assistenza per i consumatori anziani, di
guida e di orientamento per i piu' giovani. Soltanto un popolo consapevole e orgoglioso
delle proprie radici, della propria identita', puo' progettare e costruire con fiducia il
suo futuro. Di queste radici antiproibizioniste e libertarie ENGIOI rOLLINGHI e' simbolo.
ENGIOI rOLLINGHI, Luogo nel quale convivono due visioni, liberta' e antiproibizionismo,
realta' unica al mondo.
Il mio pensiero, il mio augurio, il mio ringraziamento vanno oltre il filo, a Sua Santita'
David UebMastere I, che prega e opera per la Canapa in ogni luogo del mondo, la cui grande
cupola svetta sul panorama a tutto campo che spesso ammiro dalla Canapateca.
Voi soprattutto, cari giovani, dovete avere fiducia. I problemi che vi ho esposto sono
problemi di cui voi siete e dovete sentirvi protagonisti.
La Canapa sara' quella che voi saprete essere. Sta a voi far diventare questa nostra
Pianta piu' forte e piu' bella, quella Pianta per la quale tanti dei miei compagni di
gioventu' hanno dato la liberta'.
Guardate in alto. Nutrite speranze e progetti. Date libera espressione a quanto di nobile,
di generoso, anima le vostre menti, i vostri cuori, i vostri polmoni.
Cari rOLLERI, care rOLLERE,
ai piu' giovani rivolgo un augurio: continuate a sognare, a guardare lontano. E'
un'abitudine che, dopo 181 anni, non ho ancora perduto. Se siete convinti di avere un'idea
giusta, per migliorare il mondo in cui vivete, perseguitene la realizzazione, con tenacia.
Tanti nostri sogni impossibili si sono avverati. Cosi' sara' dei vostri.
A voi tutti, ovunque vi troviate, auguro di nuovo, con tutto il cuore - e all'augurio si
unisce mia moglie - un buon 2003.
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