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L’idea che lo sforzo creativo e le sostanze

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L’idea che lo sforzo creativo e le sostanze che alterano la mente siano strettamente legati è una delle grandi mistificazioni pop-intellettuali del nostro tempo.

Stephen King, On Writing


La nostra è un’esistenza di preconcetti.
Lo è credere che la droga sia essenziale alla creazione artistica sia essa scrittura, pittura o musica. La storia e la controstoria dell’arte ci induco a credere che Huxley sia un grande del ‘900 perché sperimentatore di droghe, che Jim Morrison fosse un poeta perché apprezzava l’uso di sostanze, che la Factory di Wahrol sia un cardine l’arte contemporanea perché gli stupefacenti ne furono una componente.
Ci sbagliamo.
Huxley, Wharol, Morrison non sono arte perché drogati, altrimenti se valesse tale sillogismo anche Pinco Pallino (il tossico del vostro quartiere) sarebbe un grande artista incompreso.
Non solo ci sbagliamo ma diamo alla droga (alle droghe) un valore che non dovrebbero avere.
Facciamo il gioco di chi alle droghe addossa tutte le colpe del mondo compresa il presunto degrado dell’arte.

GIOCHINO DI IMMEDESIMAZIONE

Vi chiedo di fare un piccolo sforzo di immedesimazione: siate dei feroci proibizionisti. Dei proibizionisti che odiano i froci, i drogati, i negri, le donne, gli storpi... uno che brucerebbe la Venere del Botticelli perché ha le tette nude. L’avete fatto?

Bene per voi l’arte è una cosa da checche, gli artisti sono una massa di pervertititi drogati. D’altronde, pensate, che solo un drogato di merda possa vedere la realtà come una tela squarciata o una faccia a cubi!
Ora vi chiedo quale conclusione traete? Che l’arte sia un concetto estraneo alla morale, alla vostra morale, e che la droga, essendone l’essenza, non solo è pericolosa ma è la malvagità stessa: il demonio, BELZEBU’...

FINE DEL GIOCHINO

Ora tornate ad essere dei normali antiproibizionisti e chiedetevi perché agevolare i censori, perché offrirgli le armi su un piatto d’argento?
L’arte non dipende da quanto LSD uno si faccia, ma da quanto quell’LSD sia parte dell’esperienza umana dell’artista.
C’è un proverbio psichedelico che dice: LSD non fa l’artista, ma fa ricco il pusher.

Dotcor Schultes

 

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