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Il Nazionale si ferma sull’erba

Rinviata alla prossima legislatura la decisione sulla depenalizzazione del consumo di droghe leggere Bocciata di misura ( 96 a 89) l’entrata in materia sulla revisione della Legge sugli stupefacenti

DA PALAZZO FEDERALE
« La realtà è quella che è, non quella che si vorrebbe » ; « I romandi imparino dagli svizzero- tedeschi a non pretendere tutto dallo Stato » ; « Rifiutare questa legge vuol dire accettare lo statu quo » .
Pascal Couchepin ci ha provato in tutti i modi a convincere il Consiglio nazionale che la proposta di revisione della legge sugli stupefacenti andava discussa. La maggioranza però non lo ha seguito e ha bocciato l’entrata in materia con 96 voti contro 89 e 4 astenuti. La decisione se depenalizzare il consumo delle droghe leggere ( hascisc e marijuana) spetterà dunque al nuovo parlamento che uscirà dalle elezioni del 19 ottobre.
La legge in discussione ( già approvata a stragrande maggioranza dal Consiglio degli Stati nel dicembre 2001) ha soprattutto lo scopo di ancorare a sé la cosiddetta politica dei quattro pilastri ( prevenzione, terapia, riduzione dei rischi e repressione) che dal 1991 regge la politica svizzera in materia di droga. La questione della canapa ha tuttavia interamente monopolizzato il dibattito, il che ha costretto anche il ministro della Socialità ad adeguarsi: in un accorato intervento ( il primo su questo tema in venticinque anni di politica federale) Couchepin ha cercato di far capire ai deputati che la depenalizzazione del consumo è oggi l’unica via percorribile. Il dilagare della cannabis nel nostro Paese sarebbe dovuto al fatto che le « autorità di prossimità [ scuola, famiglia eccetera, ndr] hanno abdicato ai loro doveri scaricando l’intera responsabilità sulla polizia, che oggettivamente non è in grado di controllare il fenomeno » . Per perseguire per esempio un produttore di canapa, oggi è necessario provare che quella sostanza è destinata ad essere utilizzata come stupefacente.
Con la nuova legge, basterebbe invece controllare se la concentrazione di Thc ( il principio attivo della cannabis che produce l’effetto psicotropo) supera il valore percentuale oltre il quale la pianta va considerata stupefacente e, se del caso, verificare la presenza di un’autorizzazione.
Ma il cambiamento di rotta si giustifica anche nell’ottica di « tutela dei minorenni » e di « lotta al mercato nero » .
La scelta giusta, ha aggiunto Couchepin, si trova « a metà strada » tra le due proposte bocciate in votazione popolare: le iniziative “ Droleg” ( che chiedeva la liberalizzazione assoluta) e “ Gioventù senza droghe” ( che chiedeva l’astinenza totale). In sostanza si tratterebbe di confermare « il nuovo orientamento » in materia di droga seguito con successo dalla Confederazione nell’ulti- mo decennio, soprattutto per quanto riguarda il consumo di eroina.
« Il numero dei morti è drasticamente diminuito, i casi di Aids e epatite pure e le scene aperte non esistono più » , ha aggiunto il relatore della commissione, il medico zurighese Felix Gutzwiller ( Prd), sottolineando che « in ogni caso i divieti non risolvono il problema delle dipendenze » . Rispondendo ad una domanda di Alexander Baumann ( Udc), Gutzwiller ha aggiunto che alcool, tabacco e cannabis « sono tutte sostanze voluttuarie e al tempo stesso stupefacenti » . Citando Paracelso ha spiegato che « è la dose che fa il veleno » ( « Dosis facit venenum » ) . Pascal Couchepin ha infine bacchettato i suoi conterranei romandi, che « nello stato vedono un padre protettore che faccia del bene al nostro posto » , invitandoli ad avere una visione « più amichevole » , come fanno gli svizzero- tedeschi. « Lo Stato – ha concluso – è solo un’autorità tra tante e non può rimpiazzare la famiglia, i direttori scolastici, i responsabili dei circoli sportivi, eccetera » . Come dire: non tocca alle leggi combattere il fenomeno della canapa. Per il momento, però, la maggioranza ha preferito mantenere lo statu quo. Ora la palla passa al nuovo Consiglio degli Stati che si insedierà il 1 ° dicembre.
Il Ppd ticinese, intanto, esprime la propria soddisfazione. In un comunicato ricorda l’opera di convinzione messa in atto da Luigi Pedrazzini e il pp Antonio Perugini.
Per ora non cambia nulla

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Blessed

Lizard

mi raccomando resta un po'.. ci mancano la tua grinta e le tue discussioni..

ciauuuuzz

MAuHAuHAUAhA